Archivio mensile:marzo 2016

Referendum sulle trivellazioni in mare

2016-03-14_04h46_06IL REFERENDUM NAZIONALE
è stato promosso da nove regioni italiane. Le regioni promotrici sono Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise.

IL QUESITO
“Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?” è questa la domanda a cui si deve rispondere. Se non si vuole che le trivellazioni già in atto entro le 12 miglia dalla costa vengano rinnovate, bisogna votare SÌ. Votando NO si manifesta la volontà di mantenere la normativa esistente. Il referendum popolare è valido solo se raggiunge il quorum, cioè se va a votare il 50 per cento più uno degli aventi diritto, secondo quanto previsto dalla Costituzione. I giacimenti interessati sono Guendalina (Eni) e Gospo (Edison) nel mare Adriatico e il giacimento Vega (Edison) nelle acque di fronte alla città di Ragusa, in Sicilia.

Dove e quando si vota
Si vota domenica 17 aprile dalle ore 7:00 alle ore 23:00 presso il seggio elettorale dove il cittadino è iscritto. Il numero del seggio è presente sulla tessera elettorale, sotto la sezione riportante i dati anagrafici.

Come si vota al referendum sulle trivellazioni
Per votare è necessario presentarsi al seggio elettorale del comune di residenza a cui si è iscritti muniti di tessera elettorale e di documento d’identità.

ATTENZIONE: l’esito del referendum è valido solo se la maggioranza degli Italiani che ne hanno diritto, si reca al voto

OLIO TUNISINO: Ma che bella sorpresa c’e’ anche un Sardo favorevole!!

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10.03.2016 UNA BELLA SORPRESA PER I SARDI!

OGGI IL PARLAMENTO EUROPEO, con il voto favorevole del PD, ha dato il via libera all’ingresso di 35.000 tonnellate di olio d’oliva dalla Tunisia. Quale sarà l’effetto sui prezzi italiani e soprattutto PER IL PRODOTTO ITALIANO?

PESANTISSIMO! Come del resto è già avvenuto per le arance marocchine che hanno messo in ginocchio imprese e agricoltori.

ORA TOCCA al nostro olio d’oliva – vero petrolio italiano – che di questo passo sarà annientato.

PERCHE? L’ITALIA ha operato questa scelta?

Forse perchè il MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE nel 2015 su 13 consigli europei sul tema, per nove volte non c’era?
O semplicemente perchè stiamo aiutando la Tunisia facendo entrare il loro olio, perchè nella realtà stiamo aiutando il Primo Ministro Tunisino, Habib Essid, in palese Conflitto d’Interessi, in quanto uno dei maggiori produttori di olio del Paese?

INFINE: siamo certi che questa è l’ Europa che vogliamo?!