Che i partiti siano delle strutture vuote (ovvero senza attivisti) credo sia un fatto assodato.
Tranne per alcuni che hanno saputo sintonizzare i loro militanti alla situazione di crisi della politica che è sotto gli occhi di tutti.
I giovani democratici angosciati si chiedono “se sono un peso o una risorsa” certo “non sono disponibili ad essere un feudo di qualcuno, tantomeno si ritengono manovalanza a basso costo disponibile per allestire eventi o banchetti per le eventuali passerelle politiche del capobastone di turno“.
Comunque dentro il PD c’è chi li accusa di avere la stessa “sensibilità” politica dei vecchi, intoccabili, incollati e non più credibili notabili di partito.
Ci domandiamo: chi sostiene questa tesi ha ragione?
Non se la passano meglio i giovani del PDL non sempre in linea con i loro rappresentanti istituzionali (la crisi economica e morale dà molto fastidio anche a loro).
Intanto, a Sardara l’IDV è protagonista di una grande mobilitazione popolare contro il porcellum e contro il mantenimento delle province che per loro sono tutte da cancellare.
A quanti accusano l’ITALIA dei VALORI di fare demagogia Di Pietro risponde che non bisogna guardare il dito (la raccolta firme) quanto la luna (le province le quali da provvisorie che erano… sono ancora lì!!).
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