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OLIO TUNISINO: Ma che bella sorpresa c’e’ anche un Sardo favorevole!!
10.03.2016 UNA BELLA SORPRESA PER I SARDI!
OGGI IL PARLAMENTO EUROPEO, con il voto favorevole del PD, ha dato il via libera all’ingresso di 35.000 tonnellate di olio d’oliva dalla Tunisia. Quale sarà l’effetto sui prezzi italiani e soprattutto PER IL PRODOTTO ITALIANO?
PESANTISSIMO! Come del resto è già avvenuto per le arance marocchine che hanno messo in ginocchio imprese e agricoltori.
ORA TOCCA al nostro olio d’oliva – vero petrolio italiano – che di questo passo sarà annientato.
PERCHE? L’ITALIA ha operato questa scelta?
Forse perchè il MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE nel 2015 su 13 consigli europei sul tema, per nove volte non c’era?
O semplicemente perchè stiamo aiutando la Tunisia facendo entrare il loro olio, perchè nella realtà stiamo aiutando il Primo Ministro Tunisino, Habib Essid, in palese Conflitto d’Interessi, in quanto uno dei maggiori produttori di olio del Paese?
INFINE: siamo certi che questa è l’ Europa che vogliamo?!
L’€uro non passa l’esame contro la Lira: è un cappotto totale!
Il Preference che abbiamo proposto agli iscritti del nostro social MCTV (siamo oltre 5500 iscritti dei quali 973 in questo rilevamento votanti) restituisce un risultato senza appello, questo il grafico:
Intanto una costatazione: il risultato è perfettamente in linea con altri rilevamenti effettuati in tutta Italia.
Nella fattispecie noi registriamo dei dati che in termini numerici sono tipici di una partita di tennis: 
Questo significa che la squadra dei pro/€uro perde contro quella dei pro/Lira in maniera clamorosa.
Il messaggio che i nostri iscritti mandano dritto dritto a Matteo Renzi e al Governo da Lui presieduto è chiaro: basta €uro.
Certo questo poco ha a che fare con i fuochi d’artificio renziani ai quali siamo costretti ad assistere quotidianamente mentre i Sardi e gli Italiani (prostrati dalla crisi, dalla disoccupazione e dalle tasse) non ne possono più di cupole e cupoline ne tantomeno della BCE e ancora meno della politica Merkelcentrica che sta portando il nostro Paese al default.
Viste le premesse che abbiamo delineato nel precedente post è evidente che la larghissima maggioranza dei nostri votanti sono favorevoli ad una azione governativa che porti il Sistema Italia a riappropriarsi della sua Sovranità Monetaria con tutti gli annessi e connessi di tipo politico ed economici del caso.
Infine, tanto per suscitare in Voi il buonumore, chiudo con una serie di grafici tratti dalla mia visita quotidiana al nemico numero uno di questo Governo l’ISTAT : grafici dai quali potete evincere facilmente di cosa stiamo parlando e dei problemi che noi tutti siamo chiamati a risolvere. Come? pensateci sopra non è difficile…
Ogni commento è del tutto superfluo.
Luigi Pilloni
Ma quale 41%: per i nostri lettori il Pd è al 20% – La 1.a espressione politica è il Movimento Cinque Stelle
Francesco Pigliaru
Questa è la torta
Questi i dati finali
Certo che leggendo i dati e le possibili aggregazioni non siamo stati colti da particolari sorprese.
Il Movimento Cinque Stelle conferma nettamente la sua tendenza ad essere la prima espressione politica della Sardegna.
Il Partito Democratico – lontano secondo – è per quanti hanno manifestato liberamente la loro preferenza, molto aldisotto delle aspettative: sarà interessante rilevare con quale % di Iscritti/votanti eleggeranno il segretario regionale domenica prossima.
Prosegue inarrestabile l’emorragia in Forza Italia che ottiene un deludente 16%.
Ottime le chance per il partito da Noi inventato Unità Sarda che da solo raggiunge il 12% : questo dimostra che il movimentismo legato all’identità sarda (estendendo l’aggregazione anche al Psd’az) può contare su un grande consenso (16%). La domanda sorge spontanea: volete stare ancora divisi?
Precisiamo che i votanti sono stati 1214 e sono tutti iscritti al nostro social Mediocampidanotvredazione completo.
Grazie.
Pubblicato da Redazione
Sciopero Generale. Angeletti: la soluzione è il lavoro non la finanza!!:
La condizione socio-economica dei Sardi è di una tale gravità che non si può non andare allo sciopero generale.
Organizzare la protesta contro il governo Monti e la sua manovra che sta portando allo stremo l’intera Sardegna non è impresa particolarmente ardua considerando “il forte incazzo” dei lavoratori che col loro stipendio non comprano più nulla, dei problemi dei cassintegrati, dei precari o dei pensionati, dei giovani che non possono avere alcuna possibilità di fare il salto sociale: il loro ascensore infatti non solo è fermo ma sta in un piano inferiore a quello dei loro padri.
Perciò tocca a Luigi Angeletti “… disvelare il grande inganno di cui siamo prigionieri in Italia da molto tempo e cioè che il nostro paese, la Sardegna, gli italiani verranno salvati dalla finanza, dai sacrifici che i cittadini devono fare e dalle tasse che dobbiamo pagare prevalentemente i lavoratori dipendenti ed i pensionati …” l’idea della classe dirigente politica che confonde i risoluzione dei problemi sociali umani con una visione fredda e ragionieristica che di umano ha ben poco.
Ora ci domandiamo (e non siamo i primi): ma in Sardegna esiste o esisterà una pubblica opinione?
Per vedere tutti gli approfondimenti cliccate sulle singole foto sotto:
Buona visione e riflessione. Luigi Pilloni
Medio Campidano TV 