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Cappotto totale. Una valanga di SI’ travolge gli antireferendari

 

“I politici che ti invitano a non andare a votare, sono come i professori che ti invitano a non andare a scuola… “

 I 10 referendum raggiungono il quorum, e per quanti hanno creduto nell’iniziativa referendaria da subito è una grande vittoria, ottenuta avendo contro tutta la nomenclatura politica gran parte della quale terminerà inesorabilmente oggi la sua carriera dentro le istituzioni. 

È la vittoria di tutti i sardi, dei giovani che vedono aprirsi davanti a loro una prospettiva di cambiamento che certamente li avrà come protagonisti, è la rottamazione dei professionisti della politica e delle protesi partitiche che esprimono, è la fine del ricatto politico legato alle clientele.

Una riflessione per quanti (compresa Michela Murgia) invitavano i cittadini ad andare al mare, per i campi, per sagre, per miniere, per monumenti aperti purchè lontano dalle cabine elettorali: stavolta l’avete fatta grossa giocandovi una grande fetta di reputazione, probabilmente non più recuperabile agli occhi dei sardi…

Due parole per i voltagabbana. I Referendum del 6 maggio non erano solo di Cappellacci, non erano di Fantola erano i referendum anche di Renato Soru dei Giovani Democratici Sardi (non tutti) dei comitati referendari legati al centrodestra, di un intero movimento trasversale che attraverso il cambiamento intendeva porre le basi per un nuovo e giusto equilibrio politico legato a doppia mandata al nuovo approccio (sistemico) europeo: noto non senza stupore che molti antireferendari  stanno rivedendo (per la serie senza v….gna) le posizioni assunte solo qualche ora fa a urne ancora aperte…

Sui social network. Le diverse piattaforme web hanno stravinto con pochissimi mezzi la competizione “comunicazione”.  Ancora qualcuno ha dubbi sulle grandi e concrete  perfomance  della rete? Questi referendum sono diventati visibile ed hanno raggiunto il massimo risultato possibile  proprio attraverso la mobilitazione (spesso spontanea) e  l’uso attento della comunicazione online non grazie ai media tradizionali o di partito che hanno puntato tutto sul boicottaggio.

Infine, conosciamo bene il nostro territorio dove le emergenze (mai risolte) sono molteplici. A tempo debito parleremo diffusamente e con chiunque, anche di questo.

 Luigi Pilloni

 P.s. Anche in Sardegna c’è un vincitore vero, si chiama Beppe Grillo

Villacidro: ippodromo azzoppato dalla burocrazia o dai campanilismi?

L’ufficio comunicazione di Mauro Pili  ci invia la nota (che pubblichiamo integralmente) 

 

relativa all’ interrogazione che lo stesso Pili ha posto al Ministro competente documento.

E’ interessante perchè si innesta all’interno di un dibattito bipartisan che vede le forze politiche del territorio impegnate in una energica e quanto mai determinata difesa di un’attività, quella ippica, fortemente radicata nella cultura dei campidanesi e di tutti i sardi. 

I numeri sono impressionanti  per le dimensioni del mancato giro d’affari che non potrà non causare gravissime ripercussioni sul mondo del cavallo (tra diretto e indotto) e in modo particolare sull’allevamento dell’anglo-arabo sardo (vero nostro fiore all’occhiello)

    Clicca sulla foto per lanciare in video

 Interrogazione in commissione IPPODROMO DI VILLACIDRO

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NO RADAR a Capo Pecora tra ricerca dell’UNITA’, LOTTA e infine la meritata SOSPENSIVA del TAR

Probabilmente non tutti Voi (confesso che anch’io nè ignoravo i nomi) conoscete:

Montixi Salvatore

Littera Felice

Pittau Giustino

eppure un intero territorio li porta nella memoria e nel cuore.

Infatti, sono le vittime “dal sangue puro e innocente” dell’eccidio di Buggerru avvenuto il 4 Settembre 1904.

Oggi, come allora, in nome del loro sacrificio, questi martiri ci motivano a difendere un diritto quello di  salvaguardare un territorio fonte di lavoro e di riscatto per tutti: 

Video n°1, Clicca sulla foto

Territorio e miniere due facce della stessa medaglia:

Video n°2, clicca sulla foto

UNITA’ e LOTTA che viene premiata dalla sospensiva del TAR  Sardegna

 

Video n° 3,  clicca sulla foto

Ma è l’intera Sardegna, compresa la politica finora assente (Cabras a parte il quale, parafrasando Cumpostu,  appare quantomeno interessato/”centurione” …) che deve porre la schiena dritta: insomma, diamoci da fare lavorando sulle coscienze delle persone  e vigilando fino al 5 ottobre e ancor di più dopo.

Riconoscimenti e ringraziamenti a:

Bustianu Cumpostu leader di Sardigna Natzione,

Alessio Niccolai per le foto,

Paola Angius per la sua  preziosa dichiarazione,

Tutti i “presidianti” del movimento NO RADAR di Capo Pecora (neonati e bambini inclusi). 

Diritto di Replica: quanti ritengono di confutare  o commentare quanto sostenuto nel post,  possono esercitare il diritto di parola semplicemente compilando e  inviando il form  (completato in ogni sua parte) che trovate sotto.

L. Pilloni

Guspini. Liori non sono Pinocchio e so “ascoltare i cuori”

Una situazione incredibile, censurata e quindi inascoltata come se la smobilitazione del Santa Maria Assunta (costato una marea di soldi pubblici), fosse un tema da tenere lì senza soluzione, senza risposte e soprattutto, come denunciano pazienti, parenti, operatori sanitari a tutti i livelli e gli imprenditori,  nell’indifferenza generale.

La forza coinvolgente della rete, unita alla determinazione del sindaco Rossella Pinna,  ha fatto (come spesso capita ultimamente) da tramite perchè il problema da latente assumesse la necessaria conclamazione e sono arrivati quasi tutti…

Questo post narra i tre giorni nei quali dall’indifferenza si passati alla frase:  accertate le condizioni, questo è il nostro piano per salvare il Santa Maria Assunta.

Quanti, tra coloro che erano presenti (politici, pazienti,imprenditori, la chiesa, le forze sindacali ecc. ) ci credono veramente? Noi moderatamente vogliamo crederci.

Senza aggiungere altro ecco i filmati, parlano da soli!

 

CI PIANGE IL CUORE per il Santa Maria Assunta di Guspini

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Guspini. Santa Maria Assunta a tre giorni dalla chiusura!!

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Guspini. Liori e Piu, noi il Santa Maria Assunta lo salviamo così…

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A proposito, sotto sotto c’è dell’altro?

Luigi Pilloni

 

CI PIANGE IL CUORE: il Santa Maria Assunta di Guspini smobilita

Il Centrodestra: una montagna di debiti!

Tarcisio Agus: non è vero l’assessore regionale alla sanità  sa bene che i numeri sono diversi!

Ieri siamo andati al presidio ospedaliero invitati da un drammatico S.O.S del Sindaco di Guspini Rossella Pinna: siamo stati accolti con entusiasmo da tutti compreso il direttore sanitario che non ha fatto dichiarazioni ma il suo linguaggio del corpo esprimeva molto di più di “mille inutili e vuote parole”.

Clicca sulla foto per avviare il filmato

Dice il Sig. Dino: La malattia non è di destra nè di sinistra,

Mentre Maurizio sostiene che anche la speranza di guarire non è di destra nè di sinistra…

solo una cosa oggi è di destra così come di sinistra: questo incomprensibile  😉  e inaccettabile silenzio! 

Luigi Pilloni

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