Ci sono situazioni nella vita di ognuno di Noi che cerchiamo di tenere nascoste e altre che portiamo dentro pensando che ne parleremo quando arriverà il momento opportuno.
Bene il momento opportuno è arrivato. Troppe le violenze, troppe i morti sgozzati, ora non sono più una “lontana” guerra africana o medio orientale, ora sono troppo vicini a Noi.
Francamente, non ho l’impressione che Renzi e i suoi ministri direttamente interessati si siano dimostrati all’altezza delle decisioni che andrebbero prese, nel caso di specie, con la massima attenzione e non con l’istinto del momento, risultato? Tutti richiamati a più miti consigli con le loro funzioni istituzionali fortemente ridimensionate tanto in Italia quanto in Europa.
Affrontiamo quindi il tema ISIS analizzandolo sotto l’aspetto comunicazionale e propangandistico.
Credo sia evidente ai più che stanno impiegando una “tecnica narratoria” che qualunque studente di comunicazione sa riconoscere molto bene. La tecnica è questa:
- mistificazione della realtà,
- censura forzata
- esaltazione del regime
esattamente lo stesso processo messo in atto dai regimi totalitari del passato che tristemente anche noi (o per meglio dire, i nostri nonni) e tutta l’Europa abbiamo avuto modo o di conoscere o di studiare attentamente.
I tre punti sopra indicati sono continuamente alimentati dalla tecnica comunicativa che come uno scalpello, tende a scolpire nelle menti e nei cuori delle persone la paura che il nemico sta dietro l’angolo, che l’odio è l’unica via da praticare (anche con armi e/o bombe umane e coltellacci), che chi non la pensa come loro è un diverso che va quindi soppresso.
Cosa possiamo fare? Intanto saper usare (a differenza di quello che ha fatto la Pinotti) l’equilibrio della ragion critica ben consapevoli che stiamo analizzando le strade più nascoste e impervie della natura umana.
Concludo ribadendo che la guerra non è mai giusta chiunque la faccia, e non può essere la religione lo spunto per mettere a ferro e fuoco intere nazioni abitate da bambini donne e anziani, che saranno i primi a pagarne le conseguenze purtroppo incruente!
Ci lasciamo con questo video perfettamente emblamatico di quanto ho sopra scritto
La comunicazione e la propaganda dell’ISIS sono la loro arma più efficace – che è tutto dire… – ,
esiste anche la controinformazione che se ben fatta ha sempre vinto
Luigi Pilloni